IPSOA Quotidiano
Credito per famiglie numerose: soppresso il codice tributo
17/09/2025 - Con la risoluzione n. 49 del 17 settembre 2025, l’Agenzia delle Entrate ha disposto la soppressione dei codici tributo “1632” e “162E” per l’utilizzo in compensazione, tramite il modello F24 e il modello F24 Enti pubblici, del credito per famiglie numerose riconosciuto dal sostituto d’imposta. Con la risoluzione n. 49 del 17 settembre 2025, l’Agenzia delle Entrate ha disposto la soppressione dei codici tributo “1632” e “162E” per l’utilizzo in compensazione, tramite il modello F24 e il modello F24 Enti pubblici, del credito per famiglie numerose riconosciuto dal sostituto d’imposta.
Divieto di compensazione in caso di accollo del debito d'imposta altrui
17/09/2025 - Con la risposta a interpello n. 246 del 17 settembre 2025 l’Agenzia delle Entrate ha evidenziato che l'accollo di debiti erariali assume solo ed esclusivamente efficacia di accollo interno, con due conseguenze: la prima è che soggetto debitore nei confronti dell'erario resta sempre l'accollato; la seconda è che, ancorché relativo a crediti e debiti d'imposta afferenti alla medesima annualità, l'assenza di identità soggettiva comporta che né l'accollante può compensare con i propri crediti d'imposta i debiti tributari di terzi che si è accollato, né quest'ultimo può pretendere dall'erario che i propri debiti si compensino con i crediti d'imposta dell'accollante. Con la risposta a interpello n. 246 del 17 settembre 2025 l’Agenzia delle Entrate ha evidenziato che l'accollo di debiti erariali assume solo ed esclusivamente efficacia di accollo interno, con due conseguenze: la prima è che soggetto debitore nei confronti dell'erario resta sempre l'accollato; la seconda è che, ancorché relativo a crediti e debiti d'imposta afferenti alla medesima annualità, l'assenza di identità soggettiva comporta che né l'accollante può compensare con i propri crediti d'imposta i debiti tributari di terzi che si è accollato, né quest'ultimo può pretendere dall'erario che i propri debiti si compensino con i crediti d'imposta dell'accollante.
Fringe benefits auto aziendali: le regole da non dimenticare
17/09/2025 - La disciplina sul trattamento fiscale dei fringe benefits relativi alle auto aziendali e, in particolare, alla concessione in uso promiscuo dei veicoli ai dipendenti ha subìto, a partire dal 2020, continui rimaneggiamenti. L’intento del Legislatore è stato quello di rendere sempre più appetibile il rinnovo delle flotte aziendali sostituendo i veicoli più inquinanti con quelli ecologici. Ma c’è da chiedersi se il sovrapporsi di così tante regole in un lasso di tempo relativamente ristretto non abbia portato a molte complicazioni, tenendo conto anche di alcuni controversi documenti di prassi emanati negli ultimi mesi. La disciplina sul trattamento fiscale dei fringe benefits relativi alle auto aziendali e, in particolare, alla concessione in uso promiscuo dei veicoli ai dipendenti ha subìto, a partire dal 2020, continui rimaneggiamenti. L’intento del Legislatore è stato quello di rendere sempre più appetibile il rinnovo delle flotte aziendali sostituendo i veicoli più inquinanti con quelli ecologici. Ma c’è da chiedersi se il sovrapporsi di così tante regole in un lasso di tempo relativamente ristretto non abbia portato a molte complicazioni, tenendo conto anche di alcuni controversi documenti di prassi emanati negli ultimi mesi.
Società tra professionisti: nuove regole sulla maggioranza dei soci
11/10/2025 - L'art. 9 della Legge annuale per il mercato e la concorrenza 2025, attualmente all’esame del Senato, modifica la normativa sulle società tra professionisti. Come? Viene disposto che una società può ottenere la qualifica di STP se il numero dei soci professionisti o, in alternativa, la partecipazione al capitale sociale dei professionisti sia tale da determinare la maggioranza di due terzi nelle deliberazioni o decisioni dei soci, tenuto conto delle regole stabilite per il modello societario prescelto. I patti sociali o parasociali non possono derogare a questo principio. L'art. 9 della Legge annuale per il mercato e la concorrenza 2025, attualmente all’esame del Senato, modifica la normativa sulle società tra professionisti. Come? Viene disposto che una società può ottenere la qualifica di STP se il numero dei soci professionisti o, in alternativa, la partecipazione al capitale sociale dei professionisti sia tale da determinare la maggioranza di due terzi nelle deliberazioni o decisioni dei soci, tenuto conto delle regole stabilite per il modello societario prescelto. I patti sociali o parasociali non possono derogare a questo principio.
Licenziamenti illegittimi nelle piccole imprese: come cambia l'indennità risarcitoria
17/09/2025 - Con la sentenza n. 118/2025 la Corte costituzionale è intervenuta sulla tutela dei licenziamenti illegittimi o viziati nelle piccole imprese dichiarando l’illegittimità costituzionale del limite massimo di 6 mensilità per l’indennità di risarcimento. Dopo la sentenza si delinea quindi un nuovo quadro regolatorio di cui dovranno tenere conto i giudici del lavoro nello stabilire i risarcimenti. Quali regole e criteri dovranno utilizzare? Con la sentenza n. 118/2025 la Corte costituzionale è intervenuta sulla tutela dei licenziamenti illegittimi o viziati nelle piccole imprese dichiarando l’illegittimità costituzionale del limite massimo di 6 mensilità per l’indennità di risarcimento. Dopo la sentenza si delinea quindi un nuovo quadro regolatorio di cui dovranno tenere conto i giudici del lavoro nello stabilire i risarcimenti. Quali regole e criteri dovranno utilizzare?
Apprendistato: quali limiti alla successione di più contratti?
17/09/2025 - L’apprendistato, grazie alle previste agevolazioni contributive, fiscali, retributive e di legge, costituisce uno dei contratti maggiormente utilizzati ai fini dell’inserimento dei giovani nel mondo del lavoro. A tal riguardo, può succedere che un’azienda voglia inserire al suo interno una nuova risorsa rientrante ancora nell’ambito dell’apprendistato per l’età anagrafica (stabilita fino a 29 anni compiuti), ma che provenga da precedenti o in essere rapporti di apprendistato nello stesso o in diverso settore. In questa situazione quali sono le regole previste? Qual è il ruolo dei CCNL? Quali possibilità ha il datore di lavoro? L’apprendistato, grazie alle previste agevolazioni contributive, fiscali, retributive e di legge, costituisce uno dei contratti maggiormente utilizzati ai fini dell’inserimento dei giovani nel mondo del lavoro. A tal riguardo, può succedere che un’azienda voglia inserire al suo interno una nuova risorsa rientrante ancora nell’ambito dell’apprendistato per l’età anagrafica (stabilita fino a 29 anni compiuti), ma che provenga da precedenti o in essere rapporti di apprendistato nello stesso o in diverso settore. In questa situazione quali sono le regole previste? Qual è il ruolo dei CCNL? Quali possibilità ha il datore di lavoro?
Revisori legali: obbligo di tempestivo inserimento/aggiornamento dell'indirizzo PEC
08/09/2025 - Con un comunicato dell’8 settembre 2025 pubblicato nella Sezione Revisione legale, la Ragioneria Generale dello Stato del MEF invita gli iscritti al registro dei revisori legali, che non hanno ancora comunicato o che non hanno aggiornato il proprio indirizzo PEC, a procedere a tale adempimento ed inserire tempestivamente tale indirizzo esclusivamente tramite accesso alla propria area riservata. Il mancato inserimento/aggiornamento dell’indirizzo PEC non consentirà ai revisori legali interessati l’accesso alla procedura di abilitazione all’attività di attestazione della rendicontazione di sostenibilità. Con un comunicato dell’8 settembre 2025 pubblicato nella Sezione Revisione legale, la Ragioneria Generale dello Stato del MEF invita gli iscritti al registro dei revisori legali, che non hanno ancora comunicato o che non hanno aggiornato il proprio indirizzo PEC, a procedere a tale adempimento ed inserire tempestivamente tale indirizzo esclusivamente tramite accesso alla propria area riservata. Il mancato inserimento/aggiornamento dell’indirizzo PEC non consentirà ai revisori legali interessati l’accesso alla procedura di abilitazione all’attività di attestazione della rendicontazione di sostenibilità.
Revisori legali: dal MEF chiarimenti sulla maturazione dei crediti formativi
02/09/2025 - La Ragioneria generale dello Stato del MEF chiarisce che l’indicazione dell’anno “2025” accanto ai titoli dei corsi presenti sulla piattaforma di formazione non rappresenta l’anno di produzione del corso, bensì l’anno in cui è possibile maturare il relativo credito formativo. Tale precisazione è rivolta agli iscritti al Registro dei revisori legali, nell’ambito del triennio formativo 2023-2025. Il Ministero sottolinea inoltre che ogni corso consente l’acquisizione del credito una sola volta, nell’anno in cui viene fruito per la prima volta. La Ragioneria generale dello Stato del MEF chiarisce che l’indicazione dell’anno “2025” accanto ai titoli dei corsi presenti sulla piattaforma di formazione non rappresenta l’anno di produzione del corso, bensì l’anno in cui è possibile maturare il relativo credito formativo. Tale precisazione è rivolta agli iscritti al Registro dei revisori legali, nell’ambito del triennio formativo 2023-2025. Il Ministero sottolinea inoltre che ogni corso consente l’acquisizione del credito una sola volta, nell’anno in cui viene fruito per la prima volta.
Rendicontazione di sostenibilità con calendario aggiornato: pro e contro della proroga
26/08/2025 - Il <a target="_blank" title="decreto Economia (art. 10, comma 1-bis, D.L. n. 95/2025 convertito in legge n. 118/2025)" href="https://www.ipsoa.it/documents/quotidiano/2025/08/25/decreto-economia-novita-legge-conversione-g-u">decreto Economia (art. 10, comma 1-bis, D.L. n. 95/2025 convertito in legge n. 118/2025)</a> ha aggiornato i termini per l’adempimento degli obblighi di rendicontazione di sostenibilità alla luce della proroga introdotta dalla <a target="_blank" title="direttiva UE n. 2025/794 del 24 aprile 2025" href="https://www.ipsoa.it/documents/quotidiano/2025/04/17/rendicontazione-sostenibilita-modificate-date-decorrenza-obblighi">direttiva UE n. 2025/794 del 24 aprile 2025</a>. Il maggior termine coinvolge le grandi imprese non soggette a NFRD (Non-Financial Reporting Directive) nonché le PMI quotate e altri enti specifici. I nuovi termini prorogano di due anni gli adempimenti prima previsti rispettivamente nel 2025 e 2026 e ora nel 2027 e 2028. Si tratta quindi di una modifica necessaria al fine di adeguare la normativa italiana alla già emendata normativa europea. Il decreto Economia (art. 10, comma 1-bis, D.L. n. 95/2025 convertito in legge n. 118/2025) ha aggiornato i termini per l’adempimento degli obblighi di rendicontazione di sostenibilità alla luce della proroga introdotta dalla direttiva UE n. 2025/794 del 24 aprile 2025. Il maggior termine coinvolge le grandi imprese non soggette a NFRD (Non-Financial Reporting Directive) nonché le PMI quotate e altri enti specifici. I nuovi termini prorogano di due anni gli adempimenti prima previsti rispettivamente nel 2025 e 2026 e ora nel 2027 e 2028. Si tratta quindi di una modifica necessaria al fine di adeguare la normativa italiana alla già emendata normativa europea.
Aree di crisi industriale: beneficiari e spese ammissibili per le agevolazioni 2025
17/09/2025 - Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy ha aggiornato i criteri e le modalità di concessione delle agevolazioni previste dalla <a target="_blank" class="rich-legge" title="legge n. 1811989" href="https://onefiscale.wolterskluwer.it/document/10LX0000136071SOMM">legge n. 181/1989</a>, destinate al sostegno di programmi di investimento finalizzati alla riqualificazione delle aree di crisi industriale complessa e non complessa. Nella <a target="_blank" class="rich-legge" title="circolare direttoriale 5 settembre 2025" href="https://onefiscale.wolterskluwer.it/document/10LX0000989377SOMM">circolare direttoriale 5 settembre 2025</a> sono indicati le forme e i termini di presentazione delle domande, le condizioni e i limiti di ammissibilità delle spese e dei costi, le soglie e i punteggi minimi ai fini dell’accesso alle agevolazioni. Quali sono i programmi d’investimento ammessi e chi può fare domanda? Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy ha aggiornato i criteri e le modalità di concessione delle agevolazioni previste dalla legge n. 181/1989, destinate al sostegno di programmi di investimento finalizzati alla riqualificazione delle aree di crisi industriale complessa e non complessa. Nella circolare direttoriale 5 settembre 2025 sono indicati le forme e i termini di presentazione delle domande, le condizioni e i limiti di ammissibilità delle spese e dei costi, le soglie e i punteggi minimi ai fini dell’accesso alle agevolazioni. Quali sono i programmi d’investimento ammessi e chi può fare domanda?
Confidi: misure per la crescita e il rafforzamento
16/09/2025 - Il decreto interministeriale dell’8 agosto 2025, pubblicato dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy, introduce misure per favorire la crescita dimensionale e il rafforzamento patrimoniale dei confidi. Il provvedimento aggiorna la disciplina attuativa prevedendo in particolare: la possibilità di proroga selettiva della gestione dei contributi assegnati ai confidi, con condizioni e modalità dettagliate per la richiesta e l’eventuale restituzione delle risorse; e modifiche normative, tra cui l’innalzamento del limite massimo delle commissioni sui finanziamenti previsto dal <a target="_blank" class="rich-legge" title="decreto del 9 dicembre 2022" href="https://onefiscale.wolterskluwer.it/document/10LX0000938712SOMM">decreto del 9 dicembre 2022</a>. Le nuove disposizioni entreranno in vigore dalla data di pubblicazione del relativo comunicato nella Gazzetta Ufficiale. Il decreto interministeriale dell’8 agosto 2025, pubblicato dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy, introduce misure per favorire la crescita dimensionale e il rafforzamento patrimoniale dei confidi. Il provvedimento aggiorna la disciplina attuativa prevedendo in particolare: la possibilità di proroga selettiva della gestione dei contributi assegnati ai confidi, con condizioni e modalità dettagliate per la richiesta e l’eventuale restituzione delle risorse; e modifiche normative, tra cui l’innalzamento del limite massimo delle commissioni sui finanziamenti previsto dal decreto del 9 dicembre 2022. Le nuove disposizioni entreranno in vigore dalla data di pubblicazione del relativo comunicato nella Gazzetta Ufficiale.
Simest: al via i finanziamenti per il mercato indiano
16/09/2025 - Apre dal 16 settembre 2025 lo sportello della nuova misura Simest “Affiancamento strategico per il mercato indiano”, istituita dal <a target="_blank" title="decreto Economia" href="https://www.ipsoa.it/documents/quotidiano/2025/07/01/decreto-economia-gu-misure-finanziamento-attivita-economiche-imprese">decreto Economia</a> (<a target="_blank" class="rich-legge" title="D.L. n. 952025" href="https://onefiscale.wolterskluwer.it/document/10LX0000985236SOMM">D.L. n. 95/2025</a>). Possono presentare domanda le imprese italiane che intendono impegnarsi ad effettuare investimenti in India o che siano stabilmente presenti o esportino o si approvvigionino in India. Ammesse anche le imprese non direttamente esportatrici, ma che fanno parte di una filiera coinvolta in esportazioni verso l’India. Le agevolazioni si sostanziano in un finanziamento a tasso agevolato e in un, eventuale, contributo a fondo perduto. Quali sono i requisiti che devono rispettare le imprese che fanno domanda? Quali sono gli investimenti finanziabili? Apre dal 16 settembre 2025 lo sportello della nuova misura Simest “Affiancamento strategico per il mercato indiano”, istituita dal decreto Economia (D.L. n. 95/2025). Possono presentare domanda le imprese italiane che intendono impegnarsi ad effettuare investimenti in India o che siano stabilmente presenti o esportino o si approvvigionino in India. Ammesse anche le imprese non direttamente esportatrici, ma che fanno parte di una filiera coinvolta in esportazioni verso l’India. Le agevolazioni si sostanziano in un finanziamento a tasso agevolato e in un, eventuale, contributo a fondo perduto. Quali sono i requisiti che devono rispettare le imprese che fanno domanda? Quali sono gli investimenti finanziabili?
Codice dei beni culturali e del paesaggio: autorizzazioni paesaggistiche semplificate
17/09/2025 - Il Senato ha approvato, con 83 voti favorevoli, 55 contrari e nessun astenuto la delega al Governo per la revisione del codice dei beni culturali e del paesaggio in materia di procedure di autorizzazione paesaggistica. L'obiettivo è di rivedere il ruolo delle soprintendenze nell'ambito delle procedure di autorizzazione paesaggistica, con un duplice scopo: da un lato, garantire la tutela del patrimonio culturale e paesaggistico in maniera più efficace e mirata e dall'altro, semplificare i procedimenti amministrativi per evitare che la pubblica amministrazione diventi un ostacolo allo sviluppo economico e territoriale del Paese. Il provvedimento passa alla Camera. Il Senato ha approvato, con 83 voti favorevoli, 55 contrari e nessun astenuto la delega al Governo per la revisione del codice dei beni culturali e del paesaggio in materia di procedure di autorizzazione paesaggistica. L'obiettivo è di rivedere il ruolo delle soprintendenze nell'ambito delle procedure di autorizzazione paesaggistica, con un duplice scopo: da un lato, garantire la tutela del patrimonio culturale e paesaggistico in maniera più efficace e mirata e dall'altro, semplificare i procedimenti amministrativi per evitare che la pubblica amministrazione diventi un ostacolo allo sviluppo economico e territoriale del Paese. Il provvedimento passa alla Camera.
Edifici digitali: nuove regole per la banda ultra larga
17/09/2025 - Pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 216 del 17 settembre 2025, il decreto 17 luglio 2025, n. 130 del Ministero delle Imprese e del Made in Italy che riporta il regolamento concernente modifiche al <a target="_blank" class="rich-legge" title="decreto 22 gennaio 2008, n. 37" href="https://onefiscale.wolterskluwer.it/document/10LX0000602607SOMM">decreto 22 gennaio 2008, n. 37</a>, in materia di attività di installazione degli impianti all'interno degli edifici. Le nuove norme aggiornano il quadro legislativo per garantire che tutti gli edifici siano predisposti alla banda ultra larga. Pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 216 del 17 settembre 2025, il decreto 17 luglio 2025, n. 130 del Ministero delle Imprese e del Made in Italy che riporta il regolamento concernente modifiche al decreto 22 gennaio 2008, n. 37, in materia di attività di installazione degli impianti all'interno degli edifici. Le nuove norme aggiornano il quadro legislativo per garantire che tutti gli edifici siano predisposti alla banda ultra larga.
Società a partecipazione pubblica: l'analisi dei commercialisti sulle aggregazioni
17/09/2025 - Il Consiglio e dalla Fondazione nazionale ricerca dei commercialisti hanno pubblicato il documento dal titolo “Le aggregazioni di società a partecipazione pubblica” con cui analizza i processi di aggregazione delle società a partecipazione pubblica, che rappresentano un fenomeno attuato con sempre maggior frequenza poiché consente sia di superare la frammentazione delle gestioni dei servizi pubblici locali, come auspicato dal Decreto di riordino dei servizi pubblici locali (<a target="_blank" class="rich-legge" title="d.lgs. 2012022" href="https://onefiscale.wolterskluwer.it/document/10LX0000936891SOMM">d.lgs. 201/2022</a>) sia di attuare quei processi di razionalizzazione delle società pubbliche che sono richiesti dal Testo unico in materia di società a partecipazione pubblica (<a target="_blank" class="rich-legge" title="d.lgs. 1752016" href="https://onefiscale.wolterskluwer.it/document/10LX0000836339SOMM">d.lgs. 175/2016</a> e s.m.i.). Il testo, dopo una rassegna normativa che inquadra il fenomeno, evidenzia le criticità e propone gli interventi sia a livello normativo che in via interpretativa al fine di favorire gli auspicati obiettivi di superamento della frammentazione della gestione dei servizi pubblici che di razionalizzazione delle società a partecipazione pubblica attraverso una riduzione del numero. Il Consiglio e dalla Fondazione nazionale ricerca dei commercialisti hanno pubblicato il documento dal titolo “Le aggregazioni di società a partecipazione pubblica” con cui analizza i processi di aggregazione delle società a partecipazione pubblica, che rappresentano un fenomeno attuato con sempre maggior frequenza poiché consente sia di superare la frammentazione delle gestioni dei servizi pubblici locali, come auspicato dal Decreto di riordino dei servizi pubblici locali (d.lgs. 201/2022) sia di attuare quei processi di razionalizzazione delle società pubbliche che sono richiesti dal Testo unico in materia di società a partecipazione pubblica (d.lgs. 175/2016 e s.m.i.). Il testo, dopo una rassegna normativa che inquadra il fenomeno, evidenzia le criticità e propone gli interventi sia a livello normativo che in via interpretativa al fine di favorire gli auspicati obiettivi di superamento della frammentazione della gestione dei servizi pubblici che di razionalizzazione delle società a partecipazione pubblica attraverso una riduzione del numero.
Quotidiano Giuridico
La variabile fiscale nella gestione della crisi d'impresa
17/09/2025 - Strumenti a confronto e strategie operative
Avvocati: divieto di espressioni offensive anche nella vita privata
17/09/2025 - La dignità e il decoro della professione impongono all’avvocato particolare attenzione nel linguaggio, anche nella dimensione privata (CNF, sentenza n. 64/2025)
Il principio di proporzionalità nel procedimento tributario
17/09/2025 - L’art. 10-ter dello Statuto del contribuente: gli effetti pratici, le osservazioni della dottrina, le applicazioni giurisprudenziali e le questioni controverse
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GDPR: come gestire gli adempimenti
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