IPSOA Quotidiano
Revisione del sistema sanzionatorio amministrativo: l'analisi dei Commercialisti
01/12/2025 - Con il documento “Revisione del sistema sanzionatorio amministrativo: come cambia il ravvedimento operoso” dell’1 dicembre 2025 il CNDCEC e la FNC hanno esaminato la recente riforma del sistema sanzionatorio tributario, adottata in attuazione della delega fiscale, sono state apportate importanti modifiche anche all’istituto del ravvedimento operoso. Con il documento “Revisione del sistema sanzionatorio amministrativo: come cambia il ravvedimento operoso” dell’1 dicembre 2025 il CNDCEC e la FNC hanno esaminato la recente riforma del sistema sanzionatorio tributario, adottata in attuazione della delega fiscale, sono state apportate importanti modifiche anche all’istituto del ravvedimento operoso.
Emissione di obbligazioni one coupon: quando non è abuso del diritto
01/12/2025 - Con la risposta a interpello n. 299 dell’1 dicembre 2025, l’Agenzia delle Entrate ha chiarito che quanto al disallineamento temporale nella rilevanza fiscale tra gli interessi passivi in capo all’emittente e gli interessi attivi in capo ai sottoscrittori, l’operazione non costituisce una fattispecie di abuso del diritto. In particolare, l’attuazione della predetta operazione di finanziamento tramite emissione di obbligazioni one coupon non integra, in capo ai soggetti coinvolti, alcun vantaggio fiscale qualificabile come indebito. Con la risposta a interpello n. 299 dell’1 dicembre 2025, l’Agenzia delle Entrate ha chiarito che quanto al disallineamento temporale nella rilevanza fiscale tra gli interessi passivi in capo all’emittente e gli interessi attivi in capo ai sottoscrittori, l’operazione non costituisce una fattispecie di abuso del diritto. In particolare, l’attuazione della predetta operazione di finanziamento tramite emissione di obbligazioni one coupon non integra, in capo ai soggetti coinvolti, alcun vantaggio fiscale qualificabile come indebito.
Terzo settore, il rinvio decennale è solo per l'IVA
01/12/2025 - Le prestazioni effettuate dagli enti associativi nei confronti degli associati, iscritti e partecipanti continueranno a essere considerate fuori campo IVA fino al 31 dicembre 2035: questi enti potranno così continuare anche nel 2026 a fruire ai fini IVA della decommercializzazione di tali prestazioni. Lo ha previsto il <a target="_blank" title="decreto attuativo della delega fiscale in materia di Terzo settore, IVA e crisi, approvato dal Consiglio dei Ministri del 20 novembre 2025" href="https://www.ipsoa.it/documents/quotidiano/2025/11/21/terzo-settore-crisi-impresa-sport-proroga-2036-agevolazioni-iva">decreto attuativo della delega fiscale in materia di Terzo settore, IVA e crisi, approvato dal Consiglio dei Ministri del 20 novembre 2025</a>, determinando però un disallineamento: la medesima operazione sarà infatti trattata diversamente ai fini IVA e ai fini delle imposte sui redditi. Le prestazioni effettuate dagli enti associativi nei confronti degli associati, iscritti e partecipanti continueranno a essere considerate fuori campo IVA fino al 31 dicembre 2035: questi enti potranno così continuare anche nel 2026 a fruire ai fini IVA della decommercializzazione di tali prestazioni. Lo ha previsto il decreto attuativo della delega fiscale in materia di Terzo settore, IVA e crisi, approvato dal Consiglio dei Ministri del 20 novembre 2025, determinando però un disallineamento: la medesima operazione sarà infatti trattata diversamente ai fini IVA e ai fini delle imposte sui redditi.
Concorsi pubblici: online solo i dati essenziali dei vincitori
01/12/2025 - Il Garante per la protezione dei dati personali, con comunicato del 1° dicembre 2025, ha richiamato l’attenzione sulle criticità legate alla pubblicazione online di dati nelle procedure concorsuali e selettive. La normativa consente alle amministrazioni di trattare i dati per obblighi legali e interessi pubblici, ma impone il rispetto dei principi di protezione, in particolare quello di minimizzazione. La diffusione online, più invasiva delle forme tradizionali di pubblicità, comporta rischi di esposizione e permanenza dei dati in rete. Le FAQ pubblicate dal Garante, condivise con il Dipartimento della Funzione Pubblica, chiariscono che online devono comparire solo le graduatorie finali con i dati essenziali dei vincitori (nome, cognome, posizione e, se necessario, data di nascita). Graduatorie intermedie, titoli di preferenza, cause di esclusione, atti endoprocedimentali ed esiti delle prove orali non possono essere diffusi sul web, ma resi disponibili ai soli partecipanti tramite il Portale InPA o aree riservate. Il Garante per la protezione dei dati personali, con comunicato del 1° dicembre 2025, ha richiamato l’attenzione sulle criticità legate alla pubblicazione online di dati nelle procedure concorsuali e selettive. La normativa consente alle amministrazioni di trattare i dati per obblighi legali e interessi pubblici, ma impone il rispetto dei principi di protezione, in particolare quello di minimizzazione. La diffusione online, più invasiva delle forme tradizionali di pubblicità, comporta rischi di esposizione e permanenza dei dati in rete. Le FAQ pubblicate dal Garante, condivise con il Dipartimento della Funzione Pubblica, chiariscono che online devono comparire solo le graduatorie finali con i dati essenziali dei vincitori (nome, cognome, posizione e, se necessario, data di nascita). Graduatorie intermedie, titoli di preferenza, cause di esclusione, atti endoprocedimentali ed esiti delle prove orali non possono essere diffusi sul web, ma resi disponibili ai soli partecipanti tramite il Portale InPA o aree riservate.
Flussi d'ingresso 2026–2028: precompilazione domande entro il 7 dicembre
01/12/2025 - La fase di precompilazione delle domande di nulla osta per i flussi d’ingresso 2026 si concluderà il 7 dicembre 2025. Si tratta dell’attuazione del D.P.C.M. 2 ottobre 2025, che definisce la programmazione triennale degli ingressi di lavoratori non comunitari per il periodo 2026–2028. Sono illustrate le quote disponibili, gli adempimenti preliminari richiesti ai datori di lavoro e le nuove condizioni reddituali e documentali. Le domande potranno essere inoltrate nei click day programmati tra gennaio e febbraio 2026. La fase di precompilazione delle domande di nulla osta per i flussi d’ingresso 2026 si concluderà il 7 dicembre 2025. Si tratta dell’attuazione del D.P.C.M. 2 ottobre 2025, che definisce la programmazione triennale degli ingressi di lavoratori non comunitari per il periodo 2026–2028. Sono illustrate le quote disponibili, gli adempimenti preliminari richiesti ai datori di lavoro e le nuove condizioni reddituali e documentali. Le domande potranno essere inoltrate nei click day programmati tra gennaio e febbraio 2026.
Incentivo autoimpiego settori strategici: requisiti e modalità per presentare la domanda
01/12/2025 - Con la circolare n. 148 del 2025 arrivano dall’INPS le istruzioni operative per la fruizione del contributo economico mensile di 500 euro, previsto dal Decreto Coesione (<a target="_blank" class="rich-legge" title="D.L. n. 602024" href="https://onelavoro.wolterskluwer.it/document/10LX0000962555SOMM">D.L. n. 60/2024</a>), destinato ai giovani under 35 che avviano nuove attività imprenditoriali in settori strategici per lo sviluppo delle nuove tecnologie e per la transizione digitale ed ecologica. Nello specifico, l’Istituto definisce requisiti, limiti, cause di decadenza e profili sanzionatori. Come si presenta la domanda? Con la circolare n. 148 del 2025 arrivano dall’INPS le istruzioni operative per la fruizione del contributo economico mensile di 500 euro, previsto dal Decreto Coesione (D.L. n. 60/2024), destinato ai giovani under 35 che avviano nuove attività imprenditoriali in settori strategici per lo sviluppo delle nuove tecnologie e per la transizione digitale ed ecologica. Nello specifico, l’Istituto definisce requisiti, limiti, cause di decadenza e profili sanzionatori. Come si presenta la domanda?
Bilancio: lo IASB pubblica esempi illustrativi sulla segnalazione delle incertezze delle stime
28/11/2025 - Il 28 novembre 2025 l’International Accounting Standards Board (IASB) ha pubblicato esempi illustrativi per supportare le aziende nell’applicazione dei principi IFRS nella rendicontazione degli effetti delle incertezze. Gli esempi, basati su scenari climatici validi per ogni tipo di incertezza, mirano a migliorare la qualità e la coerenza delle informazioni fornite nei bilanci, rispondendo alle segnalazioni degli stakeholder circa carenze e incoerenze rispetto alle comunicazioni esterne. La versione finale differisce dalla bozza di luglio 2025 solo per dettagli editoriali. Trattandosi di materiale di accompagnamento agli IFRS, non è prevista una data di entrata in vigore, ma le aziende devono adeguare tempestivamente la propria rendicontazione. Il 28 novembre 2025 l’International Accounting Standards Board (IASB) ha pubblicato esempi illustrativi per supportare le aziende nell’applicazione dei principi IFRS nella rendicontazione degli effetti delle incertezze. Gli esempi, basati su scenari climatici validi per ogni tipo di incertezza, mirano a migliorare la qualità e la coerenza delle informazioni fornite nei bilanci, rispondendo alle segnalazioni degli stakeholder circa carenze e incoerenze rispetto alle comunicazioni esterne. La versione finale differisce dalla bozza di luglio 2025 solo per dettagli editoriali. Trattandosi di materiale di accompagnamento agli IFRS, non è prevista una data di entrata in vigore, ma le aziende devono adeguare tempestivamente la propria rendicontazione.
PMI: l'IFRS rende disponibile lo standard contabile
27/11/2025 - L’IFRS ha annunciato che lo standard contabile IFRS per le PMI è disponibile per l’adozione in qualsiasi giurisdizione, anche senza l’adozione degli IFRS completi. Ogni paese decide quali entità possano applicarlo, con l’unica restrizione che le imprese con responsabilità di rendicontazione pubblica ne siano escluse. Lo standard, autonomo e conciso, è progettato per rispondere alle esigenze delle piccole e medie imprese, che rappresentano oltre il 95% delle aziende globali. Rispetto agli IFRS completi e a molti GAAP nazionali, è meno complesso: elimina temi non rilevanti (utile per azione, reporting intermedio e settoriale), semplifica criteri di riconoscimento e misurazione (avviamento ammortizzato, costi di sviluppo e finanziamento spesati, modello di costo per collegate e joint ventures), riduce del 90% le informazioni richieste e utilizza un linguaggio semplice. Le revisioni saranno effettuate solo ogni tre anni, per limitare l’onere di aggiornamento. L’IFRS ha annunciato che lo standard contabile IFRS per le PMI è disponibile per l’adozione in qualsiasi giurisdizione, anche senza l’adozione degli IFRS completi. Ogni paese decide quali entità possano applicarlo, con l’unica restrizione che le imprese con responsabilità di rendicontazione pubblica ne siano escluse. Lo standard, autonomo e conciso, è progettato per rispondere alle esigenze delle piccole e medie imprese, che rappresentano oltre il 95% delle aziende globali. Rispetto agli IFRS completi e a molti GAAP nazionali, è meno complesso: elimina temi non rilevanti (utile per azione, reporting intermedio e settoriale), semplifica criteri di riconoscimento e misurazione (avviamento ammortizzato, costi di sviluppo e finanziamento spesati, modello di costo per collegate e joint ventures), riduce del 90% le informazioni richieste e utilizza un linguaggio semplice. Le revisioni saranno effettuate solo ogni tre anni, per limitare l’onere di aggiornamento.
PMI: necessario un set di regole contabili semplificato
20/11/2025 - L’Organismo Italiano di Contabilità (OIC) ha presentato, con un comunicato stampa, gli esiti del convegno “OIC verso la semplificazione: principi contabili e di sostenibilità adeguati alle esigenze delle piccole e medie imprese”. L’iniziativa ha evidenziato la necessità di regole contabili più proporzionate alle esigenze delle PMI, che rappresentano oltre il 96% delle società di capitale italiane (99% considerando i limiti della direttiva europea). Una survey condotta dall’OIC ha mostrato che l’80% delle imprese non quotate di minori dimensioni considera utile un unico principio contabile dedicato. Il modello è già adottato in diversi Paesi europei e mira a distinguere tra informazioni realmente utili e obblighi formali. L’iniziativa si colloca nel quadro delle recenti riforme nazionali e della raccomandazione UE 2025 sugli standard di sostenibilità volontari per le PMI, con l’obiettivo di ridurre gli oneri amministrativi e favorire la quotazione delle imprese di minori dimensioni. L’Organismo Italiano di Contabilità (OIC) ha presentato, con un comunicato stampa, gli esiti del convegno “OIC verso la semplificazione: principi contabili e di sostenibilità adeguati alle esigenze delle piccole e medie imprese”. L’iniziativa ha evidenziato la necessità di regole contabili più proporzionate alle esigenze delle PMI, che rappresentano oltre il 96% delle società di capitale italiane (99% considerando i limiti della direttiva europea). Una survey condotta dall’OIC ha mostrato che l’80% delle imprese non quotate di minori dimensioni considera utile un unico principio contabile dedicato. Il modello è già adottato in diversi Paesi europei e mira a distinguere tra informazioni realmente utili e obblighi formali. L’iniziativa si colloca nel quadro delle recenti riforme nazionali e della raccomandazione UE 2025 sugli standard di sostenibilità volontari per le PMI, con l’obiettivo di ridurre gli oneri amministrativi e favorire la quotazione delle imprese di minori dimensioni.
Bonus barriere architettoniche 2025: quando scade e cosa fare nel 2026
29/11/2025 - Il bonus barriere architettoniche scade il 31 dicembre 2025 a meno che non sopraggiunga una proroga con la legge di Bilancio 2026. Chi ha effettuato spese per interventi su edifici per eliminare le barriere architettoniche deve quindi fare molta attenzione se vuole fruire della relativa detrazione. Infatti, dopo la fine dell’anno, le eventuali spese ancora da sostenere o ancora da documentare non potranno più beneficiare della detrazione, che ammonta al 75% da applicare su alcuni limiti massimi di spesa. Come finanziare gli stessi interventi nel 2026? Il bonus barriere architettoniche scade il 31 dicembre 2025 a meno che non sopraggiunga una proroga con la legge di Bilancio 2026. Chi ha effettuato spese per interventi su edifici per eliminare le barriere architettoniche deve quindi fare molta attenzione se vuole fruire della relativa detrazione. Infatti, dopo la fine dell’anno, le eventuali spese ancora da sostenere o ancora da documentare non potranno più beneficiare della detrazione, che ammonta al 75% da applicare su alcuni limiti massimi di spesa. Come finanziare gli stessi interventi nel 2026?
EIC Accelerator 2026: come finanziare start-up e PMI innovative
29/11/2025 - La Commissione UE ha aperto il bando EIC Accelerator 2026 di Horizon Europe per start-up e PMI innovative. L’iniziativa sostiene progetti deep tech ad alto potenziale, offrendo finanziamenti e servizi di accelerazione per favorire la rapida crescita delle imprese fino al livello massimo di maturità tecnologica (TRL 9). Le candidature si presentano online con short proposal e business plan. Quali sono le scadenze? La Commissione UE ha aperto il bando EIC Accelerator 2026 di Horizon Europe per start-up e PMI innovative. L’iniziativa sostiene progetti deep tech ad alto potenziale, offrendo finanziamenti e servizi di accelerazione per favorire la rapida crescita delle imprese fino al livello massimo di maturità tecnologica (TRL 9). Le candidature si presentano online con short proposal e business plan. Quali sono le scadenze?
ZES Unica 2025: soglia 200.000 € e costi non ammissibili
28/11/2025 - Come calcolare la soglia minima di 200.000 € nei progetti ZES Unica 2025 e qual è il ruolo dei costi non ammissibili? Il modello di comunicazione integrativa ZES Unica 2025, da trasmettere entro il 2 dicembre 2025, richiede di attestare che il costo complessivo del progetto d’investimento sia pari o superiore a 200.000 €, al lordo dei costi non ammissibili. Questa precisazione consentirebbe di includere nel calcolo del progetto complessivo spese non agevolabili ma necessarie per la realizzazione del progetto. Si chiarisce come calcolare il costo complessivo, quali spese includere e come documentarle per evitare contestazioni. Come calcolare la soglia minima di 200.000 € nei progetti ZES Unica 2025 e qual è il ruolo dei costi non ammissibili? Il modello di comunicazione integrativa ZES Unica 2025, da trasmettere entro il 2 dicembre 2025, richiede di attestare che il costo complessivo del progetto d’investimento sia pari o superiore a 200.000 €, al lordo dei costi non ammissibili. Questa precisazione consentirebbe di includere nel calcolo del progetto complessivo spese non agevolabili ma necessarie per la realizzazione del progetto. Si chiarisce come calcolare il costo complessivo, quali spese includere e come documentarle per evitare contestazioni.
Prodotti artigianali e industriali: dal 1° dicembre 2025 in vigore la tutela IG
01/12/2025 - Il 1° dicembre 2025 è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea il <a target="_blank" class="rich-legge" title="regolamento delegato (UE) 20251955" href="https://onefiscale.wolterskluwer.it/document/10LX0000994307SOMM">regolamento delegato (UE) 2025/1955</a> della Commissione, che integra il <a target="_blank" class="rich-legge" title="regolamento (UE) 20232411" href="https://onefiscale.wolterskluwer.it/document/10LX0000951694SOMM">regolamento (UE) 2023/2411</a> relativo alla protezione delle indicazioni geografiche (IG) per i prodotti artigianali e industriali. Con questo provvedimento, l’UE estende al settore non agroalimentare un sistema già consolidato per cibi e bevande, rafforzando la tutela delle eccellenze locali. Il nuovo regolamento chiarisce in modo dettagliato la documentazione necessaria per le domande di registrazione, al fine di garantire trasparenza, completezza e velocizzare l’esame delle pratiche. Viene inoltre definita una procedura di ricorso rigorosa ed equa, adattata alle specificità delle IG artigianali e industriali, con l’applicazione di alcune disposizioni già previste dal <a target="_blank" class="rich-legge" title="regolamento delegato (UE) 2018625" href="https://onefiscale.wolterskluwer.it/document/10LX0000863269SOMM">regolamento delegato (UE) 2018/625</a> per assicurare l’efficienza della commissione di ricorso. L’entrata in vigore è fissata al 1° dicembre 2025. Il 1° dicembre 2025 è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea il regolamento delegato (UE) 2025/1955 della Commissione, che integra il regolamento (UE) 2023/2411 relativo alla protezione delle indicazioni geografiche (IG) per i prodotti artigianali e industriali. Con questo provvedimento, l’UE estende al settore non agroalimentare un sistema già consolidato per cibi e bevande, rafforzando la tutela delle eccellenze locali. Il nuovo regolamento chiarisce in modo dettagliato la documentazione necessaria per le domande di registrazione, al fine di garantire trasparenza, completezza e velocizzare l’esame delle pratiche. Viene inoltre definita una procedura di ricorso rigorosa ed equa, adattata alle specificità delle IG artigianali e industriali, con l’applicazione di alcune disposizioni già previste dal regolamento delegato (UE) 2018/625 per assicurare l’efficienza della commissione di ricorso. L’entrata in vigore è fissata al 1° dicembre 2025.
Indicazioni geografiche: l'UE apre alla registrazione dei nomi di prodotti artigianali e industriali
01/12/2025 - Dal 1° dicembre 2025 entra in vigore il nuovo sistema europeo di indicazioni geografiche (IG) per i prodotti artigianali e industriali. Per la prima volta, la protezione IG, già consolidata per alimenti e bevande, viene estesa ai manufatti non-agricoli, completando il mercato unico delle IG. Artigiani come soffiatori, vetrai, vasai, coltellinai e orafi potranno registrare i nomi dei loro prodotti, tutelando eccellenze iconiche quali il cristallo di Boemia, la porcellana di Limoges, la coltelleria di Solingen e il tweed del Donegal. L’obiettivo è preservare competenze tradizionali, sostenere l’occupazione locale e garantire ai consumatori il riconoscimento di prodotti autentici e di alta qualità. Le domande di registrazione, corredate da un disciplinare che definisce nome, processo e area geografica, vanno presentate alle autorità nazionali competenti, salvo nei Paesi che hanno ottenuto una deroga (tra cui Danimarca e Svezia), dove i produttori potranno rivolgersi direttamente all’EUIPO. Dal 1° dicembre 2025 entra in vigore il nuovo sistema europeo di indicazioni geografiche (IG) per i prodotti artigianali e industriali. Per la prima volta, la protezione IG, già consolidata per alimenti e bevande, viene estesa ai manufatti non-agricoli, completando il mercato unico delle IG. Artigiani come soffiatori, vetrai, vasai, coltellinai e orafi potranno registrare i nomi dei loro prodotti, tutelando eccellenze iconiche quali il cristallo di Boemia, la porcellana di Limoges, la coltelleria di Solingen e il tweed del Donegal. L’obiettivo è preservare competenze tradizionali, sostenere l’occupazione locale e garantire ai consumatori il riconoscimento di prodotti autentici e di alta qualità. Le domande di registrazione, corredate da un disciplinare che definisce nome, processo e area geografica, vanno presentate alle autorità nazionali competenti, salvo nei Paesi che hanno ottenuto una deroga (tra cui Danimarca e Svezia), dove i produttori potranno rivolgersi direttamente all’EUIPO.
Nautica: regole chiare per noleggio e titoli professionali
01/12/2025 - CNA Nautica, intervenuta il 1° dicembre 2025 in audizione davanti all’ottava commissione del Senato sul Ddl n. 1624 “Valorizzazione della Risorsa Mare”, ha posto l’accento su due questioni centrali: il noleggio occasionale e i titoli professionali. L’associazione ha sottolineato come il noleggio occasionale, rischi oggi di trasformarsi in concorrenza sleale verso le imprese regolari, chiedendo una revisione che lo riporti al suo ruolo originario e marginale. Sul fronte dei titoli professionali, CNA Nautica ha evidenziato la necessità di armonizzare le regole, soprattutto per le imbarcazioni oltre i dieci metri, dove vincoli eccessivi rendono difficile reperire personale qualificato. Sicurezza e professionalità restano prioritarie, ma senza penalizzare le imprese. L’associazione ha inoltre richiamato l’attenzione su temi strategici: l’introduzione di un codice dell’operatore nautico, maggiore chiarezza sulle concessioni demaniali portuali e unificazione nazionale delle autorizzazioni previste dall’<a target="_blank" class="rich-cod" title="art. 68" href="https://onefiscale.wolterskluwer.it/document/05AC00006945">art. 68</a> del Codice della Navigazione. CNA Nautica, intervenuta il 1° dicembre 2025 in audizione davanti all’ottava commissione del Senato sul Ddl n. 1624 “Valorizzazione della Risorsa Mare”, ha posto l’accento su due questioni centrali: il noleggio occasionale e i titoli professionali. L’associazione ha sottolineato come il noleggio occasionale, rischi oggi di trasformarsi in concorrenza sleale verso le imprese regolari, chiedendo una revisione che lo riporti al suo ruolo originario e marginale. Sul fronte dei titoli professionali, CNA Nautica ha evidenziato la necessità di armonizzare le regole, soprattutto per le imbarcazioni oltre i dieci metri, dove vincoli eccessivi rendono difficile reperire personale qualificato. Sicurezza e professionalità restano prioritarie, ma senza penalizzare le imprese. L’associazione ha inoltre richiamato l’attenzione su temi strategici: l’introduzione di un codice dell’operatore nautico, maggiore chiarezza sulle concessioni demaniali portuali e unificazione nazionale delle autorizzazioni previste dall’art. 68 del Codice della Navigazione.
Quotidiano Giuridico
Condannato in sede disciplinare l'avvocato assolto in sede penale per gli stessi fatti
01/12/2025 - Il proscioglimento in sede penale non preclude che il fatto contestato all’avvocato possa portare a una condanna in sede disciplinare (CNF, sentenza n. 164/2025)
L'ordinanza contingibile e urgente priva di istruttoria: limiti all'esercizio del potere sindacale straordinario
01/12/2025 - Il Tar Sicilia-Catania spiega quali sono le condizioni per il legittimo esercizio del potere derogatorio ex art. 54 TUEL (sentenza n. 2451/2025)
Codice Antimafia: la prevenzione collaborativa come nuovo paradigma
01/12/2025 - L’approccio innovativo nei rapporti tra imprese e autorità di controllo dell’art. 94 bis del D.lgs. n. 159/2011
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GDPR: come gestire gli adempimenti
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